martedì 31 maggio 2011

Pollo marinato al limone e salvia.... ovvero"un carpione in chiave moderna"



"Il carpione è un gusto antico e contadino,il suo nome  deriva dalla carpa,pesce d'acqua dolce tipico dei fiumi melmosi anticamente rappresentava un'importante fonte di alimentazione.Questa preparazione è altresì indicata per la tinca,l'anguilla,carni impanate e verdure.Particolarmente adatto alla stagione estiva.Piace agli anziani ,non è facile trovare oggi dei giovani che lo apprezzino è sempre più desueto... "
 Da piccola spesso vedevo la nonna che si cimentava nella preparazione di questo intruglio per lei era un'ottimo aiuto per il pranzo che spesso consumava al lavoro nei campi.Quell'aspetto poco invitante... il suo gusto aspro non mi intusiasmava,ma la scorsa estate assaggiai delle bistecche di pollo in carpione che mi fecero cambiare idea e così appresi tutta la sua particolare bontà e versatilità.
Come dice la citazione sopra(presa dal libro della cucina alessandrina di Luigino Bruni)è un gusto antico...ed in questa ricetta (presa dallo stesso libro) si sostituisce l'aceto ed il vino con del limone...un gradevole risultato,piaciuto anche ai bimbi.

Pollo marinato al limone e salvia 

  • un petto di pollo
  • 2 limoni bio
  • alcuni ciuffi di salvia appena raccolti
  • 2 cipolle rosse di media grandezza
  • 4 spicchi d'aglio
  • mezzo bicchiere di olio d'oliva extra
  • farina 
  • sale q.b.
  • pepe in grani se vi va'
Tagliare il petto di pollo formando tante fettine (batterle con un batti carne, per far si che siano tutte dello stesso spessore)ed infarinarle.
In una padella mettere a scaldare metà dell'olio con spicchi d'aglio interi e metà della salvia.Appena l'olio sarà a temperatura cuocere le fettine infarinate.Devono risultare morbide e leggermente rosate all'interno,adagiandole su di uno strato di carta assorbente.
Eliminare il contenuto della padella e mettere in un'altra padella pulita l'olio rimanente (del mezzo bicchiere) 
la salvia restante e le cipolle fatte a rondelle.Far stufare per qualche minuto poi aggiungere la scorza di un limone grattugiata(solo la parte gialla),il pepe e le fettine di pollo cotte in precedenza.Dopo alcuni minuti aggiungere il succo dei limoni filtrato e spegnere.
Appena sarà tutto a temperatura ambiente mettere le fettine in un recipiente con il coperchio(no nelle vaschette d'alluminio) e conservare in frigo, avendo l'accortezza di tiralo fuori un paio di ore prima di gustarlo.Con il passare dei giorni diventa sempre piu' gustoso!

Un'idea per un pranzo estivo non male...accompagnata con un'insalata.

 Io non manderei in disuso questa preparazione...nono!!!     :D




 Domenica c'è stata la Festa dell'agricoltura a Piovera e per stare in tema...


 
Anna (mia nipote) con il suo fidanzato Nicola.









venerdì 27 maggio 2011

"La colazione...non si tocca!!!" Biscotti d'avena e vaniglia




              "Mamma,c'hai la ciccia che ti cade!"

                ....Questo è quello che ieri sera mi ha detto il mio secondo figlio di 4 anni con tutta la sua apprezzabile ed ingenua spontaneità...Ok... ci sto lavorando... infatti continuo imperterrita a soddisfare la mia voglia di dolce!!!
Per dirla tutta questi biscotti sono nati dall'esigenza di smaltire dell'avena in fiocchi e delle nocciole un'idea per una colazione salutare.
Ai miei bimbi piace far colazione con le mie novità ...e questo mi incentiva molto,da quando ho dato vita a questo mio piccolo spazio sono stati sempre disponibili ad assaggiare ed ha giudicare ,certo.. c'è anche il marito,perennemente alla ricerca del dolce, da soddisfare...

Biscotti d'avena e vaniglia:
  • 230 g.di farina d'avena (io ho frullato i ficchi d'avena bio)
  • 180 g.di farina bianca "00"
  • 80 g. di burro morbido
  • 220 g. di zucchero di canna
  • 2 uova
  • 1 limone bio
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • i semini di una bacca di vaniglia
  • un pizzico di sale
Per guarnire:
  • 100 g. di nocciole
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • 1 albume

Lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a che sarà soffice, aggiungere una alla volta le uova,la scorza grattugiata del limone,i semini di vaniglia,il pizzico di sale,le farine ed il lievito setacciato.Lavorare bene l'impasto,avvolgere il tutto nella pellicola e far riposare in frigo per 1 ora.
Ridurre in briciole non troppo piccole le nocciole e unirle ad un cucchiaio di zucchero a velo.
Stendere l'impasto e ricavarne i biscotti,riporli sulla placca foderata di carta forno facendo attenzione di distanziali fra loro,spennerlarli con l'albume (leggermente sbattuto) e guarnire con le nocciole tritate.
Infornare a 180° per 10/15* minuti.

*Se vi piacciono un po' morbidi potranno bastare 10 min,io li ho preferiti piuttosto croccanti ed li ho fatti cuocere un po' di più.



P.S. :la ciccia,che mio figlio intendeva era quella delle braccia...[Magra consolazione]   :))

Buon fine settima!

mercoledì 25 maggio 2011

Torta "spettinata" al cioccolato ed amaretti .....USARE CON CAUTELA!




 Mi capita spesso di non dormire la domenica notte..sarà perché è una giornata un po' diversa, sarà anche per la possibilità di dormire un po'di più al mattino...è che mi ritrovo a rigirarmi ed ha pensare....
Questa torta è nata così....un po' come un dolce sogno...tra l'esigenza di smaltire quel mega sacchetto di uova di cioccolato che mi trascino da Pasqua ed la mia continua voglia di dolce!
Nonostante gli innumerevoli servizi al TG su sta' benedetta "prova costume" le varie pubblicità che inneggiano alla linea...apprendo che forse a me fanno l'effetto contrario...
Mi sono limitata a qualche piccolo assaggio ed alla pulizia degli attrezzi  :))     ma è stata molto apprezzata  soprattutto da chi si è potuto permettere  il bis.
  
Torta agli amaretti:
  • 100 g. di farina
  • 125 g. di amaretti
  • 3 uova
  • 100 g. di zucchero a velo
  • 100 g. di burro a temperatura ambiente
  • 2 cucchiai di cioccolato amaro in polvere
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • un pizzico di sale
  • burro e farina per lo stampo
 Per la crema:
  • 150 g. di cioccolato bianco
  • 2 cucchiai di centrifugato di fragole
  •  3 cucchiaia di panna liquida
Per la ganache  di copertura:
  • 200 g. di cioccolato fondente (io ho usato quello al latte per necessità)
  • 80/100 ml.di panna liquida
Imburrare ed infarinare una teglia ad anello di diametro 20 cm.
Lavorate il burro morbido con i 3 tuorli fino a che sarà diventato un composto cremoso poi aggiungere lo zucchero,il cacao, la farina, il lievito setacciati ed infine gli amaretti sbriciolati grossolanamente.
Montare gli albumi ben fermi con un pizzico di sale ed incorporalo,a piccole dosi e con un movimento dal basso verso l'alto,al composto di amaretti.
Distribuire e livellare il tutto nella teglia ed infornare a 180° per 30 minuti.(Fare la prova stecchino)
Nel frattempo..preparare la ganache per la farcitura: scogliere a  bagno maria il cioccolato bianco e la panna e aggiungere il centrifugato di fragole montare brevemente con le fruste e far riposare in frigo per un'ora.
Ripetere l'operazione anche per il ganache di copertura: sciogliere a bagno maria il cioccolato fondente aggiungere la panna e montare fino ad ottenere una crema corposa e riporre in frigo a riposare per 30 minuti.
Appena la torta si sarà raffreddata tagliarla a metà e farcirla con la crema al cioccolato bianco preparata in precedenza e consecutivamente ricoprirla con la ganache al cioccolato fondente.





venerdì 20 maggio 2011

.....Erba amara?? Crocchette di patate con l'erba S.Pietro


Da un po' di tempo leggo e rileggo un libro che parla della cucina alessandrina.
Parla degli agnolotti alessandrini,quelli del basso Monferrato,quelli di tortona...insomma descrive come varia il loro ripieno a seconda della provincia. 
Da questo libro ho scoperto delle ricette interessanti e curiose...come l'uso delle erbe spontanee dei campi come le donnette(pianta del papavero) i vertis(germogli di luppolo) e dell'erba amara (erba S.Pietro).

Un giorno il signor Carlo gentilmente mi ha fatto giungere a casa un mazzetto di erbetta profumatissima che lui chiama erba amara...

L'erba di S. Pietro, nota a molti come "erba amara" ha foglie regolari leggermente dentellate molto aromatica.
Nella valle del Tanaro e presso gli ortolani del quartiere alessandrino "Orti"non manca mai un cespuglio di questa erba,il suo impiego classico è quello di tritarla sottilissima ed aggiungerla alle frittate.

Ha un profumo fresco e piacevolissimo...ed io l'ho usata per dare un po' di particolarità alle mie crocchette di patate. 

Ingredienti :
  • 500 g. di patate cotte al vapore
  • 1 uovo (o 2 se l'impasto ne necessita)
  • 100 g.circa di Parmigiano grattugiato
  • sale
  • un piccolo mazzetto di erba S.Pietro 
  • olio per friggere (io ho utilizzato quello di arachide)


Passare al setaccio le patate,aggiungere l'uovo,il parmigiano grattugiato,l'erba S.Pietro tritata sottilissima e aggiustare di sale.
Formare delle palline infarinandole leggermente e friggere in olio caldo fino a che saranno dorate.



Vi auguro un piacevole fine settimana!

mercoledì 18 maggio 2011

Per chi... always pasta! " Fusilli giganti con fave patate e finocchietto"


A pranzo la pasta non deve mancare mai...questa è la regola per mio marito...lui.... magro,alto con una profondissima passione per le bici ,in pratica tutto cio' che mangia lo consuma...[lui].
Così sono sempre alla ricerca di idee.. prendo appunti, curioso al al mercatino della verdura...per cercare di variare aggiungendo verdure, facendo attenzione alla stagionalità e questa pasta puntualmente in questo periodo appare sulla mia tavola.
E' molto semplice da preparare ci si deve applicare un pochino per pulire le fave...ma si è poi ripagati dal risultato!!!!




Ingredienti:
 (per 4 persone)
  • 380 g. di pasta a vostro piacere
  • 2 patate di medie dimensioni
  • 500 g. di fave pulite(private anche della loro pellicina)
  • un mazzetto di finocchietto
  • mollica di pane raffermo tipo pugliese
  • 2 spicchi di aglio
  •  mezzo cucchiaino di peperoncino frantumato (a vostro piacere)
  • olio e sale q.b
In una pentola capiente portate a bollore dell'acqua salata.
Pulire le fave, pelare e tagliare a pezzi non troppo grossi le patate mettendole da parte,lavare il finocchietto e tagliuzzalo finemente tenendolo da parte.In una padella far saltare la mollica di pane raffermo sbriciolata con un po' di olio, 2 spicchi di aglio vestiti il mezzo cucchiaino di peperoncino aggiustando di sale, quando il tutto sarà dorato e croccante metterlo da parte.(Se per caso fosse troppo grossolano togliere gli spicchi d'aglio e frullare il tutto per qualche secondo nel frullatore).
Appena l'acqua salata bolle aggiungere il finocchietto e la pasta, a metà cottura aggiungere le fave e la patate.
A cottura ultimata scolare la pasta,condirla(se risultasse troppo asciutta)con dell'olio crudo,inpiattare cospargendo la superficie con la mollica di pane tostata.


Buonissima Giornata!

sabato 14 maggio 2011

Ops!! Qualcosa è andato storto ...i miei brutti ma buoni.


Troppi albumi...che fò??
La settimana trascorsa l'ho impegnata ha smaltirli...[che fatica!! :-)]
Per primi ho realizzato i macaron...golosissimi gioiellini,ma non sono ancora degni di un post...e poi è stata la volta di questi biscotti che non sono venuti come dovevano...ma grazie all'arte dell'arrangiarsi sono piaciuti ugualmente al destinatario.

Vi è mai successo di seguire una ricetta posso passo e di ritrovarvi con risultato non proprio uguale alla foto??
Questo è quello che è successo a me con questa ricetta...dovevano essere simil Baci di Alassio ed invece sembrano dei macaron al sapore di brut e bon...uniti da una ganache cremosa.

Ingredienti:

  • 250 g.di nocciole(senza la pellicina)
  • 200 g. di zucchero
  • 2 albumi (a temperatura ambiente)
  • 25 g. di cacao amaro in polvere
  • 25 g. di miele
  • un pizzico di sale
Per la ganache:
  • 70 g. di cioccolato fondente
  • 70 g. di panna fresca liquida

Tritare le nocciole con 120g. di zucchero.Trasferirle in una ciotola ed unire il miele ed il cacao setacciato mescolando bene.Montare ,con il pizzico di sale, gli albumi aggiungendo poco alla volta il restante zucchero(80g.) poi unire il tutto al mix di nocciole,zucchero,miele e cacao mescolando delicatamente con movimenti da basso verso l'alto.Mettere il composto ottenuto in una tasca da pasticcere con la bocchetta a stella e distribuire su di una placca rivestita di carta da forno facendo delle piccole roselline distanziate fra loro.Cuocere a 180° per 15 minuti.(Ecco è qui che le mie roselline si sono adagiate)
Lasciare raffreddare completamente prima di staccarle dal foglio di carta.
Preparare la ganache sciogliendo a bagno maria il cioccolato fondente e sucessivamente unire la panna.
(La ricetta prevedeva di unire i biscotti con la ganache semplicemente ottenuta ma dato che i miei sono risultati molto piatti ho voluto dargli un po' di volume montando con le fruste il composto per circa 5/10 minuti,fino a quando è  risultato una crema corposa).
Far riposare in frigo per 1 ora e poi spalmarla sui biscotti ed accoppiarli.




Si capisce dal cuoricino... era mio marito il destinatario!

Buona domenica!!


martedì 10 maggio 2011

Una "quasi catalana" con fragole...


Dalla fine di aprile fino alla fine di maggio qui è tutto un festeggiare compleanni!
Inizia il mio papà, poi c'è Barbara (una delle mie tre cognate) ,Federico (uno dei miei cinque nipoti),poi c'è il mio secondo nanetto,mio marito,un'altra zia....insomma una famiglia di "tori" (zodiacalmente parlando).
Ed io... un po' per festeggiare un po' per sperimentare mi metto sempre alla prova...così domenica ho realizzato una torta semplice con una base biscottosa farcita di panna montata e fragole...aveva un solo difetto...era impossibile da tagliare...s'ha da rifà...migliorandola ;-)
Alla fine mi son ritrovata con un po' di fragole avanzate( secondo me in questo periodo sono veramente dolcissime)e mi son ricordata di questa ricetta vista tempo fa' in qualche rivista annotata disordinatamente sul mio quadernetto.



"Quasi catalana":

  • 200 g. di panna liquida
  • 100 g. di latte 
  • 300 g. di fragole 
  • 100 g. di zucchero
  • buccia grattugiata di 1 limone bio
  • 1 cucchiaio di maizena
  •  4 tuorli
Lavare ed asciugare le fragole,affettarle e condirle con una parte di zucchero(circa 20 g.) lasciandole riposare in un luogo fresco per 30 minuti.
In un recipiente unire la panna,il latte ,la scorza grattugiata del limone bio ed il sughetto che avranno fatto le fragole e mescolare.
Montare i tuorli con il restante zucchero fino a che saranno spumosi, aggiungere il cucchiaio di maizena e mescolare ,unendo poco alla volta il composto di  panna,latte,sughetto delle fragole ed il limone.
Adagiare le fragole nelle ciotoline individuali distribuire il composto e cuocere a bagno maria in forno a170° per 40/45 minuti.
Far riposare in frigo per 2 ore,se vi piace potete anche caramellare la superficie cospargendola con un cucchiaio di zucchero di canna e sciogliendolo con l'apposito cannello... ai miei golosoni è piaciuta così!




Messaggio in codice:  ...e gli albumi aumentano... ;-)



sabato 7 maggio 2011

Ninna...Mamma...


Ho ricevuto una Ninna Mamma dai miei bimbi:

             Ninna mamma....Ninna oh....


                     ...Mentre tu dormi mamma
                 Sussurro cose che io non ti ho detto mai
                             Grazie per tutti i sacrifici
                  Grazie per tutte le certezze che mi dai
                      E grazie di volermi bene come sai...

venerdì 6 maggio 2011

....e la mia curiosità continua. Spiedini di pollo e limone in gremolada...





A volte non mi rendo conto del tempo che passa, poi considero gli avvenimenti...ed esclamo "di già!!!"
Così mi è capitato con questa ricetta che era stipata inizialmente nelle cose da fare  e dopo la sua realizzazzione è passata direttamente nel dimenticatoio.
L'avevo trovata in un "Sale&Pepe" del 2007 e mi è subito piaciuta...per via dell'utilizzo del riso e di come viene cotto.
Penso che chi mi segue abbia potuto constatare che  sono una curiosona :-D e questa cottura..per me inusuale, mi ha subito conquistato!
  
Spiedini di pollo e limone in gremolada :
  • 400 g.(circa) petto di pollo tagliato a dadi di media grandezza
  • 200 g. di riso (io ho utilizza ti il basmati)
  • 4 limoni bio (di cui servirà la scorza grattugiata di 1 limone,il succo di 2 linoni ed il resto viene infilzato nello spiedino)
  • 1 un cucchiaio di origano (fresco)
  • parecchie foglie di alloro intere
  •  un mazzetto di rosmarino,salvia e timo(freschi)
  • 2 spicchi di aglio
  • un cucchiaio di aceto bianco
  • 100 ml. di vino bianco
  • olio extra vergine (50 ml. circa) +3 cucchiai
  • sale e pepe
Grattugiare 1 limone per prelevare solo la parte gialla,metterla in una ciotola con il pollo a dadi,il succo di 2 limoni,( i rimanenti limoni tagliarli a spicchi non troppo sottili e metterli da parte) il cucchiaio di aceto,l'origano,l'aglio schiacciato, l'olio(50 ml.) pepe,sale e far riposare per 2 ore coperto.
Trascorso il tempo di riposo sgocciolare il pollo ed infilzarlo con gli stecchi da spiedini,alternandoli con gli spicchi di linone e foglie di alloro.
Nel frattempo scaldare e salare 400ml. di acqua, a parte mettere lo spicchio di aglio rimasto in una casseruola con 3 cucchiai di olio e sucessivamente far tostare il riso,poi aggiungere l'acqua calda e salata ed appena bolle spegnere il tutto coprendo con un telo ed il coperchio e far riposare per 10 minuti.
Cuocere gli spiedini sotto il grill del forno bagnandoli con un po' di marinata,girandoli dopo 10 minuti finché saranno dorati.
A cottura ultimata tenere al caldo.Preparare la salsa : sfumare il fondo di cottura con il vino,aggiungendo il rosmarino,la salvia ed il timo tritati.
Scolare il riso,sgranarlo e servirlo con gli spiedini e la salsa.




Timidamente, io e questo mio blog ,ci facciamo conoscere...questo mi da un'enorme gioia!
Grazie a tutti...



martedì 3 maggio 2011

Avventure e disavventure di una Principiante!



Lentamente sto' cercando di tornare ai miei ritmi, i bimbi son tornati a scuola (dopo le generose vacanze di Pasqua) ed io ho da fare i conti con le faccende giustamente trascurate.
Ieri con la casa un po' in disordine...ma  tranquilla e silenziosa ho deciso di avventurarmi nella mia prima pasta ripiena. Mi ero concessa un minimo di organizzazione la settimana scorsa: al consueto giretto nella in via S.Lorenzo, che è una delle vie "gastronomiche" di Alessandria,avevo acquistato le patate nuove,la borragine,il finocchietto e la seirass...un po' di  shopping genuino insomma.
 Il risultato di questo accostamento è stato molto azzeccato...morbido,delicato con una cremosità vellutata data dalla seirass, tipica ricotta piemontese di latte vaccino al quale viene aggiunto quello ovino.

Pasta all'uovo:
  • 300 g. di farina "00"(un po' per la lavorazione)
  • 3 uova
  • pizzico di sale
Per preparare la pasta  ho usato lo stesso procedimento che trovate qui.

Ripieno:
  • 200 g. di seirass
  • 250 g. circa di patate nuove cotte a vapore
  • un piccolo mazzetto di erba cipollina
  • 30 g di parmigiano
  • un pizzico di macis
  • 1 tuorlo
  • sale q.b.

Lavorare velocemente la ricotta aggiungere le patate passate allo schiaccia patate ancora calde,il macis,l'erba cipollina tritata,il tuorlo il parmigiano ed in fine aggiustare con il sale.Amalgamare bene il tutto,la consistenza ottenuta non deve essere acquosa.Stendere la pasta(io con la mia "imperia"....con il mattarello non s'ho da fare!!!) adagiare una sfoglia di pasta sullo stampo(io ho utilizzato uno stampo unico simile a quello da agnolotti),riempire con una piccola quantità di ripieno...coprire con un'altra sfoglia,passare con il mattarello e... voilà!
Cuocerli in abbondante acqua salata e condirli...a piacere..noi li abbiamo gustati semplicemente con del burro salato sciolto con un paio di foglioline di salvia.



Per questo post mi ero divertita a fare un po' di foto...(qui c'è la disavventura) che distrattamente ho cancellato...vi è mai capitato??